Il 23 febbraio è mancato a Livorno, all’età di quasi 91 anni, il socio fondatore della nostra Associazione Giuseppe “Beppino” Santeusanio.
Ecco come lui stesso si era descritto nell’aprile 2013, nella presentazione di un suo articolo sulla storia di Capraia:
Dalla natia Irpinia, Giuseppe Santeusanio, nel 1938 si trasferisce, con la famiglia, a Livorno. In un breve soggiorno estivo all’isola di Capraia nel 1953 si innamora del luogo, incominciando una campagna di studi e ricerche sul territorio ed in tutta l’area circostante che non ha eguali. Come subacqueo ha indagato tra i fondali, mentre come tecnico ha avuto diversi incarichi che lo hanno portato ad una collaborazione con l’amministrazione comunale dell’isola. Per cinque anni ha ricoperto la carica di consigliere comunale, compreso un breve periodo come Assessore Anziano. Fine ricercatore di cose antiche ed abile tecnico, il geometra Santeusanio collabora oggi come ricercatore volontario presso l’Archivio di Stato di Livorno.
Ma Beppino è stato ben altro.
Negli anni 50, appassionato subacqueo, fondò con alcuni amici l’associazione Ci.Ca. Sub di Livorno che negli anni raccolse il medagliere di pesca sub più alto d’Italia. Ne fu presidente e presidente onorario riscuotendo l’apprezzamento dei consoci che lo vollero con loro in spedizioni in Africa e nel Mar Rosso, quando già ottantenne decise di immergersi con loro.
A Capraia, negli anni 90, fu vice presidente della Pro Loco e direttore della rivista “il Quaderno della Torre”, per la quale scrisse numerosi articoli.
Appassionato fotografo, lo si poteva vedere passeggiare già di prima mattina per le strade del paese e nei sentieri di campagna, pronto a documentare con i suoi scatti lo svolgersi della vita dell’isola e delle sue bellezze naturali. Il suo archivio fotografico documenta i cambiamenti che l’isola ha subito a partire dagli anni 50 dello scorso secolo fino ai nostri giorni.
Amava parlare con i giovani e con questo spirito ha dato un fattivo contributo al progetto “Un’isola per le scuole”.
Nella sua collaborazione con l’Archivio di Stato di Livorno ha dato un notevole contributo alla catalogazione di diversi fondi ed ha avuto la possibilità di ricercare notizie su Capraia e sui deportati meridionali dopo l’unità d’Italia. I suoi interessi storici spaziavano dall’ottocento fino ai nostri giorni. Nei suoi libretti, scritti con una nitida scrittura, ricopiava antichi documenti, che gli dovevano servire a scrivere una storia che non ha mai portato a termine. Un archivio il suo che merita di essere conservato e custodito per il suo valore intrinseco e come fonte di future ricerche.
Quando. nell’estate del 2013, gli fu prospettata l’dea di costituire un’associazione mirante al restauro della chiesa di S. Antonio, vi aderì con entusiasmo e ne curò i primi atti come socio fondatore. Molti lo ricordano come con entusiasmo attese nel 2016, nonostante gli acciacchi dell’età, all’inaugurazione del restauro della facciata della chiesa di S. Antonio. La nostra Associazione perde con lui un amico.

2016-Beppino Santeusanio all’inaugurazione del restauro della facciata della chiesa di S. Antonio
Il Consiglio Direttivo e i soci tutti si inchinano alla sua memoria e porgono le sentite condoglianze ai nipoti che negli ultimi anni, con amore filiale, lo hanno assistito.